Nemmeno un saluto ai compagni, una delle peggiori uscite della storia del Milan
Il venticinquenne è arrivato dal Salisburgo nel 2023, ma non si è rivelato un buon affare per i rossoneri, dato che il nazionale svizzero ha messo a segno solo sette gol e cinque assist in 53 presenze.
Essendo stato ceduto in prestito al Napoli a gennaio, dove ha continuato a faticare ad affermarsi, era forse già chiaro che il suo futuro fosse altrove, ma sembra ancora così, nonostante il cambio di allenatore con Massimiliano Allegri alla guida del Milan quest’estate.
Secondo MilanNews, il Besiktas avrebbe contattato i rappresentanti di Okafor e si ipotizza che, se fosse aperto all’idea di un trasferimento alla squadra turca, inizieranno i colloqui tra i due club per cercare di trovare un accordo.
Al momento non è chiaro se si tratterà di un prestito o di un accordo definitivo, ma dal punto di vista del Milan, il club preferirà sicuramente cedere Okafor a titolo definitivo e continuare a dare ad Allegri spazio nella sua squadra e il sostegno finanziario necessario per apportare i cambiamenti necessari a garantire una maggiore competitività in futuro.
Sebbene sia un giocatore di talento e abbia segnato alcuni gol decisivi per noi lungo il percorso, Okafor non ha dimostrato di essere all’altezza del compito di dare il massimo per il Milan con continuità ai massimi livelli, quindi se riusciamo a garantire un prezzo di trasferimento decente da reinvestire in squadra, questa sembra la soluzione migliore per entrambe le parti.
L’attaccante svizzero probabilmente otterrà un ruolo più importante al Besiktas per tornare a giocare il suo miglior calcio, mentre il Milan avrà l’opportunità di cercare un miglioramento in quel reparto per fornire ad Allegri più qualità nella terza linea difensiva con maggiore continuità.
Si sta rivelando un’estate affascinante per il club, vista la ricostruzione in atto guidata dal direttore sportivo Igli Tare e da Allegri, e si spera che non solo avremo una squadra più forte entro la fine della sessione di calciomercato rispetto a quella che l’ha iniziata, ma che sia anche molto più adatta al sistema, all’identità e allo stile di gioco preferiti da Allegri.
