I fan rimangono scioccati dal post sui social di Thiago Motta: prende in giro Igor Tudor e dice che qualsiasi squadra può battere il Monza.

La tensione è alle stelle in casa Juventus dopo un attacco pubblico dell’ex candidato alla panchina bianconera, Thiago Motta, rivolto al neo-allenatore Igor Tudor, nonostante la recente vittoria per 2–0 contro il Monza. La polemica è scoppiata quando Motta ha pubblicato un messaggio sui social, interpretato da molti come una presa in giro nei confronti della nuova gestione tecnica.

Il fatto è avvenuto pochi giorni dopo la vittoria casalinga della Juventus contro il Monza, il 27 aprile. La partita ha segnato il secondo successo consecutivo di Tudor alla guida del club, alimentando un cauto ottimismo dopo mesi difficili. Tuttavia, l’entusiasmo post-partita è stato subito spento quando Motta ha condiviso un’immagine del risultato finale sul suo profilo X (ex Twitter), accompagnata dalla didascalia:

“Chiunque può battere il Monza. Non esageriamo.”

Nonostante la brevità, la frase ha scatenato un vero terremoto nei social e nel mondo del calcio italiano, dividendo tifosi e analisti e mettendo sotto i riflettori le dinamiche interne alla Juventus.

Reazioni dei tifosi e degli esperti

Le reazioni non si sono fatte attendere. Molti tifosi juventini hanno accusato Motta di rancore e scarsa professionalità dopo il suo esonero avvenuto nei mesi scorsi. Nonostante fosse inizialmente considerato un allenatore innovativo, capace di portare un calcio moderno alla Juventus, il suo periodo sulla panchina bianconera è stato segnato da risultati deludenti e tensioni interne.

“Thiago Motta sembra un perdente rancoroso. Così non si guadagna il rispetto,” ha scritto un tifoso. Un altro ha aggiunto: “Tudor vince alla sua prima e anche alla seconda… e viene preso in giro? Non è elegante da parte di Motta.”

Anche gli opinionisti sportivi hanno criticato l’uscita dell’ex allenatore, mettendo in dubbio le sue motivazioni e sottolineando l’inopportunità del gesto.

“Motta ha avuto la sua occasione e non ha funzionato,” ha commentato Claudio Gentile in un talk show sportivo. “Deridere pubblicamente il tuo successore dopo una vittoria non giova a nessuno. Si ritorce solo contro di lui.”

La prospettiva di Motta: frustrazione o delusione?

C’è chi però ha cercato di leggere il gesto di Motta come una reazione dettata da una frustrazione più profonda, legata al suo rapporto travagliato con la dirigenza bianconera. Diverse fonti parlano di tensioni mai risolte tra l’allenatore e i vertici della Juventus, con l’idea che Motta si sia sentito abbandonato o poco sostenuto.

“Non dimentichiamo che è stato esonerato – probabilmente si sente snobbato e sta reagendo d’impulso,” ha scritto un tifoso in sua difesa. Altri sostengono che il messaggio fosse rivolto più alla dirigenza che a Tudor in particolare, accusata di voler vendere troppo entusiasmo per risultati ancora fragili.

Motta, dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, e il suo entourage ha preferito non commentare. Ma il silenzio ha solo alimentato ulteriori speculazioni.

La reazione del club e il futuro

La Juventus non ha rilasciato comunicati in merito, ma fonti vicine al club rivelano che la dirigenza non ha gradito l’uscita di Motta. Tudor, noto per il suo carattere pacato, ha liquidato la questione nel post-partita con un commento semplice:

“Io penso al mio lavoro. Il resto è rumore.”

L’episodio getta un’ombra su quello che avrebbe dovuto essere un punto di svolta nella stagione bianconera. Se da un lato Tudor ha dato segnali positivi, dall’altro le polemiche legate al passato evidenziano l’instabilità ancora presente all’interno del club.

Per Tudor ora l’obiettivo è mantenere la rotta e costruire una nuova identità, lasciandosi alle spalle vecchie tensioni. Quanto a Motta, il suo futuro in panchina dipenderà non solo dai risultati, ma anche dalla capacità di evitare polemiche inutili.