La FIGC pronta a squalificare l’allenatore della Lazio Marco Baroni per due anni dopo i commenti post-partita sulla Juventus – “È spaventoso”
Il calcio italiano è stato scosso da uno scandalo in evoluzione: secondo alcune indiscrezioni, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) starebbe preparando una squalifica di due anni per l’allenatore della Lazio, Marco Baroni, a seguito delle sue dichiarazioni controverse dopo il pareggio per 1–1 contro la Juventus. Se confermata, si tratterebbe di una delle punizioni più severe nella recente storia della Serie A per commenti rilasciati durante un’intervista post-partita.
L’episodio è avvenuto dopo un acceso confronto all’Allianz Stadium tra Lazio e Juventus. La partita, terminata 1–1, è stata molto combattuta, ricca di tensione e segnata da diverse decisioni arbitrali controverse. Dopo il fischio finale, Baroni ha espresso tutta la sua frustrazione non solo per l’andamento della gara, ma anche per ciò che ha definito problemi sistemici nel modo in cui viene gestito il campionato.
“È spaventoso,” ha dichiarato Baroni ai giornalisti. “Stiamo giocando a calcio, sì, ma stiamo anche combattendo contro cose che vanno oltre il campo. Ci sentiamo impotenti in certi momenti. Quando le decisioni sono così incoerenti e gli episodi chiave vengono ignorati, non è solo frustrante: è spaventoso per lo sport e per chi cerca di competere onestamente.”
“la juventus è manipolatrice, è cattiva e pronta a uccidere per vincere”. “Cosa dire… questo campionato è una barzelletta. Il sistema è marcio, l’arbitraggio corrotto, e certe squadre giocano chiaramente con un aiuto invisibile. Se questo è calcio, allora non voglio farne parte. Non è sport è teatro scritto, pensato per proteggere i potenti e zittire tutti gli altri.“
Sebbene Baroni non abbia nominato direttamente la Juventus, il riferimento a presunte irregolarità o favoritismi era chiaro. Il linguaggio utilizzato e il tono emotivo delle sue dichiarazioni hanno attirato l’attenzione della FIGC, che ha avviato un’indagine per verificare se vi sia stata una violazione dell’Articolo 23 del Codice Etico della Federazione, che sanziona comportamenti pubblici ritenuti lesivi per l’immagine del calcio.
Se la FIGC dovesse procedere con la squalifica, Baroni rischierebbe di essere sospeso da tutte le attività calcistiche per due stagioni. Ciò includerebbe il divieto di allenare durante le partite, l’accesso ai centri sportivi, la partecipazione a conferenze stampa e qualunque forma di comunicazione con la squadra durante le gare ufficiali. La severità della punizione dimostrerebbe la volontà della federazione di reprimere duramente ogni dichiarazione ritenuta pericolosa per la credibilità dell’arbitraggio in Serie A.
La partita in sé è stata ricca di colpi di scena. La Lazio era passata in vantaggio con un gran gol di Luis Alberto, prima di essere raggiunta nella ripresa da un rigore assegnato alla Juventus dopo una lunga revisione al VAR. La decisione ha fatto discutere, soprattutto perché episodi precedenti simili non erano stati nemmeno esaminati.
Baroni, visibilmente scosso, ha aggiunto: “Ci sono cose che succedono e che non possiamo controllare. Vogliamo solo una partita giusta, una competizione equa. Se non possiamo avere questo, allora che senso ha?”
La reazione della FIGC è stata immediata. Sebbene non sia stata ancora presa una decisione ufficiale, diverse fonti confermano che il comitato disciplinare sta raccogliendo prove e testimonianze. Una sentenza è attesa nelle prossime settimane.
Nel frattempo, i tifosi della Lazio si sono stretti attorno al loro allenatore. Sui social media, gli hashtag #IoStoConBaroni e #LasciateliParlare sono diventati virali, con molti sostenitori che accusano la FIGC di voler zittire ogni voce critica e proteggere i grandi club.
I critici di Baroni, tuttavia, sostengono che, sebbene la frustrazione sia comprensibile, i professionisti del calcio devono mantenere un certo livello di responsabilità. “Non si può andare in conferenza stampa e definire il campionato ‘spaventoso’,” ha detto un ex arbitro di Serie A. “Parole del genere delegittimano tutto il sistema.”
La Lazio non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma fonti interne rivelano che il club è pronto a ricorrere per vie legali se la sanzione verrà confermata. La società ritiene che le parole di Baroni siano state dettate dall’emotività e che vadano tutelate come libertà di espressione.
Con l’indagine ancora in corso, l’attenzione resta puntata sulla FIGC. Che si tratti di un’ammonizione, di una multa o di una squalifica, la decisione finale aprirà sicuramente un dibattito acceso sul diritto di parola, sulla trasparenza e sulla responsabilità nel calcio italiano. Una cosa è certa: la vicenda è tutt’altro che chiusa.
