Disperato di trattenere Inzaghi, il presidente dell’Inter Marotta cede alle audaci richieste del tecnico.
Marotta ottimista sulla permanenza di Inzaghi mentre l’Inter affronta un crocevia in Champions League tra le sirene saudite
Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha espresso grande ottimismo sul fatto che l’allenatore Simone Inzaghi continuerà il suo percorso con il club, nonostante le offerte allettanti dall’estero e le crescenti incertezze sul suo futuro. I commenti arrivano dopo numerose voci che collegano Inzaghi all’Al-Hilal dell’Arabia Saudita, pronto a offrirgli un ingaggio da capogiro di 30 milioni di euro a stagione uno stipendio che lo renderebbe l’allenatore più pagato al mondo.
Con i nerazzurri pronti a disputare la loro seconda finale di Champions League in appena tre stagioni, i riflettori si sono accesi sulla posizione di Inzaghi. Una vittoria potrebbe consacrarlo definitivamente e rafforzare il suo legame con il club, ma una sconfitta potrebbe aprire la strada a un ribaltone, soprattutto alla luce delle offerte estere. Inzaghi ha affrontato le voci durante una recente conferenza stampa, riconoscendo le speculazioni sul suo futuro ma senza dare risposte definitive.
Marotta ha poi parlato apertamente a Sky Sport Italia, offrendo uno sguardo sulle trattative in corso.
“È una decisione che ogni allenatore deve valutare con attenzione,” ha detto Marotta. “È naturale che Simone abbia delle richieste e aspettative nei confronti del club. Ne siamo consapevoli e, come abbiamo già detto, siamo pronti ad accontentarlo. Ora però siamo tutti concentrati su un appuntamento storico, poi ci siederemo e ne parleremo con calma.”
Il presidente nerazzurro ha sottolineato la forza del rapporto con Inzaghi, definendolo “simbiotico” e basato sul rispetto reciproco e su un’ambizione condivisa. “Resto ottimista. C’è un ottimo rapporto con Simone. Questo percorso non è ancora finito: siamo allineati nella visione e nella motivazione. Spero sinceramente che possa continuare.”
Il momento di incertezza non potrebbe arrivare in un momento più delicato. L’Inter è in bilico tra il trionfo e la delusione. Se da un lato rappresenta con orgoglio il calcio italiano in un’altra finale di Champions League, dall’altro un’eventuale sconfitta significherebbe concludere la stagione senza alcun trofeo. I nerazzurri hanno infatti mancato lo Scudetto per un solo punto a favore del Napoli e hanno perso la Supercoppa Italiana contro il Milan.
“Siamo orgogliosi di rappresentare ancora una volta il calcio italiano a questi livelli,” ha aggiunto Marotta. “Rispetto alla finale di Istanbul, questa volta arriviamo con maggiore maturità, esperienza e consapevolezza. Quella partita ci ha insegnato tanto, e ora siamo pronti a essere protagonisti.”
Marotta ha anche risposto alle critiche per il rendimento altalenante in campionato, sottolineando quanto abbia inciso il lungo cammino europeo. “Massimo rispetto per il Napoli, che ha fatto un campionato straordinario. Ma è giusto ricordare che noi abbiamo disputato 19 partite in più rispetto a loro: è praticamente metà stagione di Serie A. Questo ha sicuramente inciso sulla condizione fisica della squadra.”
Nonostante tutto, Marotta ha scelto di non cercare scuse. “Non sono uno che cerca alibi. Voglio solo esprimere la mia gratitudine verso questi splendidi ragazzi, l’allenatore e tutto il club. Abbiamo vissuto serate epiche, come la vittoria contro il Barcellona. Sono momenti che restano nella storia.”
Alla vigilia della sua quarta finale di Champions League dopo le esperienze con Juventus e Inter Marotta è consapevole dell’importanza del momento. “Vincere sarebbe una gioia immensa, soprattutto ora che sono presidente dell’Inter. Sarebbe la coronazione di questa fase della mia carriera.”
Che Inzaghi resti o meno, una cosa è certa: l’Inter è a un passo dalla gloria o da un’estate di riflessioni profonde. E Marotta, da vero uomo di equilibrio, sta facendo di tutto per tenere la nave salda partendo proprio dal suo allenatore.
