Sussurri dietro San Siro: La tensione segreta tra Inzaghi e Marotta prima del suo clamoroso passaggio all’Al Hilal
Sussurri dietro San Siro: La tensione segreta tra Inzaghi e Marotta prima del suo clamoroso passaggio all’Al Hilal
In uno sviluppo sorprendente che ha lasciato i tifosi dell’Inter sotto shock e incuriositi, l’allenatore Simone Inzaghi ha ufficialmente lasciato il club per unirsi ai giganti sauditi dell’Al Hilal. Sebbene i primi resoconti abbiano descritto la mossa come una scelta di carriera calcolata dopo la schiacciante sconfitta per 5-0 contro il Paris Saint-Germain nella finale di UEFA Champions League, fonti vicine al club hanno rivelato retroscena ben più profondi e inquietanti nello specifico, un deterioramento del rapporto tra Inzaghi e il presidente dell’Inter, Beppe Marotta.
L’addio di Inzaghi arriva al termine di una stagione 2024–25 drammatica, che avrebbe dovuto consolidare il suo lascito come uno degli allenatori più vincenti dell’Inter in epoca moderna. Nominato nel 2021 in sostituzione di Antonio Conte, Inzaghi ha portato equilibrio tattico e stabilità a San Siro. Sotto la sua guida, i nerazzurri hanno riconquistato il dominio nazionale con uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Le due finali di Champions League raggiunte l’ultima nel 2025 hanno dimostrato la sua capacità di competere ai massimi livelli.
Tuttavia, nonostante i successi sul campo, il rapporto dietro le quinte tra Inzaghi e la dirigenza interista, in particolare con Marotta, sarebbe diventato sempre più teso. Secondo indiscrezioni, le frizioni sarebbero emerse già settimane prima della finale di Champions. Inzaghi avrebbe avuto divergenze con Marotta su temi come la politica di mercato, la gestione della rosa e la visione strategica a lungo termine disaccordi che avrebbero raggiunto il punto di rottura dopo l’umiliante sconfitta contro il PSG.
Secondo fonti interne, ciò che doveva essere un incontro di bilancio stagionale si sarebbe trasformato in un acceso confronto tra i due. Anche se non sono arrivate dichiarazioni ufficiali sull’accaduto, chi era presente ha descritto l’atmosfera come “irrecuperabile”. Poco dopo, Inzaghi avrebbe avviato trattative avanzate con l’Al Hilal, con l’accordo personale concluso rapidamente. Il suo nuovo contratto in Arabia Saudita si dice da 50 milioni di euro per due anni rappresenta sia una nuova sfida che una fuga economicamente vantaggiosa.
L’Al Hilal, sostenuto dal Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita (PIF), continua la sua missione di dominare il calcio asiatico e ottenere visibilità globale, reclutando allenatori e giocatori di alto profilo dal calcio europeo. Per Inzaghi, guidare una squadra stellare che include Kalidou Koulibaly e Sergej Milinković-Savić rappresenta un’opportunità prestigiosa e altamente remunerativa.
A Milano, l’addio dell’allenatore ha scatenato un terremoto. La dirigenza è ora impegnata in una corsa contro il tempo per trovare un sostituto. In pole position c’è Cesc Fàbregas allenatore giovane e promettente che ha recentemente condotto il Como a una storica promozione in Serie A. Sebbene inesperto ai massimi livelli, Fàbregas è considerato una scelta audace e moderna, anche se permangono dubbi sulla sua capacità di gestire uno spogliatoio con ambizioni europee.
Tra gli altri nomi valutati ci sono Roberto De Zerbi, il cui lavoro al Brighton ha attirato l’attenzione di diversi top club europei, e Patrick Vieira, anche se nessuno dei due ha confermato contatti diretti con l’Inter fino a questo momento.
Con il mercato estivo ormai aperto e il Mondiale per Club all’orizzonte, l’Inter si trova a un bivio. La scelta del nuovo allenatore influenzerà non solo il futuro immediato, ma anche la visione a lungo termine di un club ancora affamato di gloria continentale.
Mentre i tifosi guardano avanti, l’ombra dell’addio misterioso e teso di Inzaghi continua ad aleggiare sollevando interrogativi non solo sulla sua partenza, ma anche sulle dinamiche interne che l’hanno preceduta. Cosa è davvero accaduto dietro le porte chiuse di San Siro? Per ora, restano solo sussurri.
