L’Inter vince 2-1 sugli Urawa Reds. I tifosi dicono: “Non basta!”
L’Inter ha portato a casa la vittoria ma la prestazione ha sollevato più dubbi che applausi.
Nell’amichevole pre-stagionale contro gli Urawa Red Diamonds, i nerazzurri hanno vinto 2–1, ma la prova in campo è apparsa tutt’altro che convincente. Contro un avversario nettamente inferiore sulla carta, l’Inter è sembrata lenta, poco ispirata e a tratti pericolosamente fragile e i tifosi non gliel’hanno perdonata.
Vittoria nel punteggio, ma segnali d’allarme sul campo
I gol di Lautaro Martínez e Davide Frattesi sono bastati per superare i giapponesi, ma l’intensità dell’Urawa, il pressing alto e le ripartenze coraggiose hanno messo a nudo alcune lacune preoccupanti nel sistema di gioco di Simone Chivu. I giapponesi hanno accorciato le distanze nel finale, e per qualche minuto l’Inter ha tremato.
“Abbiamo vinto, ma non abbiamo mai controllato la partita,” ha scritto un tifoso su X. “Se affrontiamo la nuova stagione così, siamo nei guai.”
I social esplodono: “Dov’è finita la grinta?”
Pochi minuti dopo il triplice fischio, hashtag come #InterNonPronta e #InzaghiSvegliati hanno iniziato a circolare su X in Italia e in Giappone. I tifosi hanno criticato la mancanza di brillantezza, soprattutto a centrocampo, dove il pressing dell’Urawa ha spesso rotto il ritmo del gioco nerazzurro.
Un post diventato virale recita: “Vincere 2–1 contro una squadra della J-League non dovrebbe sembrare una partita di sopravvivenza. Dobbiamo essere pretendenti al titolo, non turisti in tournée.”
Altri hanno puntato il dito contro alcuni giocatori chiave per l’atteggiamento svogliato e per i buchi difensivi, definendo la prestazione “piatta” e “disconnessa”.
Inzaghi nel mirino
Siamo ancora in fase pre-campionato, è vero, ma la pressione su Simone Inzaghi è già palpabile. Dopo la finale di Champions raggiunta lo scorso anno, l’asticella si è alzata e anche le amichevoli diventano materia da analisi.
Intervistato a fine partita, Chivu ha mantenuto la calma:
“È importante testarci in contesti diversi. Stiamo costruendo condizione e ritmo. Il risultato è positivo, ma sappiamo che possiamo fare di più.”
Ma i tifosi non hanno digerito la solita risposta.
“Le stesse scuse ogni estate. Poi iniziamo male e diamo la colpa agli infortuni,” ha commentato un utente.
Note positive? Poche, ma ci sono
Nonostante le critiche, qualche spunto positivo è emerso. Lautaro si è mosso bene, Frattesi ha mostrato vivacità in avanti e Carlos Augusto ha spinto con convinzione. Ma nel complesso la prestazione è mancata di intensità e l’Inter ha lasciato troppo campo a un Urawa che ha preso fiducia col passare dei minuti.
Anche in difesa, la squadra di Chivu ha mostrato fragilità un campanello d’allarme in vista di un calendario fitto tra Serie A e coppe europee.
E ora? Le domande da porsi
Il pre-campionato serve a prepararsi, non a brillare ma sfide come questa contano. Soprattutto per una squadra che punta a vincere tutto.
La vittoria contro l’Urawa non è una tragedia, certo, ma solleva interrogativi importanti:
La rosa è abbastanza profonda?
I leader sono già mentalizzati?
Inzaghi sta giocando troppo in difesa, anche ora?
Per un’Inter che sogna Scudetto e un’altra cavalcata europea, non sono dettagli da ignorare.
Fischio finale: sveglia o solo tensione da pre-stagione?
L’Inter ha portato a casa il risultato. Ma ha mostrato il livello da grande d’Europa? Non proprio.
La tifoseria ha parlato e stavolta non ha nulla da festeggiare. Con avversari più tosti all’orizzonte, Chivu e i suoi dovranno scrollarsi di dosso la stanchezza, ritrovare intensità e dimostrare di essere pronti a dominare, non solo a sopravvivere.
Perché nel 2025, per l’Inter, “basta così” non basta più.
