Dopo che Kevin De Bruyne infiamma la partita, Tijjani Reijnders risponde alla grande per il Manchester City
Pep Guardiola apre la nuova stagione di Premier League in acque inesplorate, con l’obiettivo di strappare nuovamente il titolo al Liverpool dopo una scorsa annata deludente.
Lo scorso anno, la corsa del City si è spenta presto, lasciando il passo ai futuri campioni. Un finale in crescendo ha garantito il terzo posto, ma ben lontano dal dominio a cui i tifosi erano abituati.
In una mossa audace e controversa, Guardiola ha ridisegnato la squadra durante l’estate soprattutto lasciando partire Kevin De Bruyne verso il Napoli dopo dieci anni di servizio all’Etihad.
Unita al recente infortunio di Rodri, la situazione ha sollevato dubbi sulle reali ambizioni del City per questa stagione. Molti credono che, con le operazioni di mercato, gli otto volte campioni si siano indeboliti.
Eppure, in pre-campionato si è intravisto un raggio di speranza. Tijjani Reijnders, alla vigilia del suo debutto in Premier League, ha mostrato segnali promettenti. Entrato all’intervallo nell’ultima amichevole contro il Palermo, il 27enne ha deciso la partita con una doppietta, aggiungendosi al gol iniziale di Erling Haaland.
Con Rodri fuori fino almeno alla sosta di settembre e Phil Foden non al meglio, Reijnders sembra destinato a partire titolare nella gara d’esordio contro il Wolves. Il suo bottino della scorsa stagione al Milan 15 gol e 4 assist – dimostra che può essere pericoloso in zona gol, anche se il suo ruolo naturale è quello di regista arretrato, piuttosto che di trequartista alla De Bruyne.
Guardiola, quest’anno, chiederà gol a tutta la squadra. Fuori da Haaland che ha vissuto un’annata sottotono rispetto ai suoi standard il City ha spesso faticato a trovare il colpo vincente. La presenza di Rayan Cherki, altro giocatore capace di ricoprire il ruolo di De Bruyne, potrebbe alleggerire la pressione su Reijnders e dare più opzioni al tecnico.
Restano però molti interrogativi. De Bruyne, al Napoli, ha iniziato alla grande: due gol e un assist nel 3-2 contro il Girona. Anche a 34 anni, il fuoriclasse belga continua a dettare i tempi e decidere le partite, proprio come Mikel Arteta lo aveva descritto uno dei più grandi giocatori della storia della Premier League.
Il nome di De Bruyne resterà accostato a leggende come Steven Gerrard e Frank Lampard, e la sua assenza pesa più di quanto si possa pensare. Se il City potrà prosperare senza di lui dipenderà da quanto velocemente giocatori come Reijnders e Cherki riusciranno ad ambientarsi a Manchester.
