Acerbi Risponde a Buffon Dopo le Critiche per il Rifiuto della Convocazione in Nazionale
Francesco Acerbi si ritira dalla Nazionale: “Mancanza di rispetto” da parte di Spalletti
Francesco Acerbi, veterano difensore centrale dell’Inter, si è ufficialmente ritirato dalla Nazionale italiana in vista delle prossime partite di qualificazione ai Mondiali del 2026, citando una “mancanza di rispetto” da parte del commissario tecnico Luciano Spalletti. Acerbi, che ha compiuto 37 anni quest’anno, ha annunciato la sua decisione con un comunicato deciso pubblicato sui social, in cui ha spiegato le ragioni emotive e professionali alla base del suo passo indietro dalla maglia azzurra.
La decisione di Acerbi arriva solo pochi giorni dopo la pesante sconfitta per 5-0 dell’Inter contro il Paris Saint-Germain nella finale di Champions League, ma il difensore ha tenuto a precisare che il risultato non ha avuto alcun peso nella sua scelta di lasciare la Nazionale.
“Dopo una profonda riflessione, ho informato oggi il CT che non accetterò la convocazione in Nazionale,” ha scritto Acerbi. “Non è una scelta che ho preso a cuor leggero, perché indossare la maglia azzurra è sempre stato un onore e un motivo di orgoglio per me. Tuttavia, alla luce di eventi recenti, al momento non esistono le condizioni per proseguire questo percorso.”
Pur non entrando nei dettagli specifici degli “eventi recenti” a cui fa riferimento, il tono della dichiarazione lascia intendere attriti personali con lo staff tecnico, in particolare con Spalletti. Ha aggiunto: “Non cerco scuse né favoritismi. Esigo rispetto. E se questo rispetto manca da parte di chi dovrebbe guidare il gruppo, allora preferisco farmi da parte.”
La notizia ha colto di sorpresa molti nell’ambiente del calcio italiano, soprattutto considerando il ruolo storico di Acerbi come figura di riferimento nello spogliatoio azzurro. Conosciuto per la sua resilienza e leadership, Acerbi ha collezionato oltre 30 presenze con l’Italia ed è stato parte della squadra che ha vinto UEFA Euro 2020. La sua esperienza e presenza nello spogliatoio erano considerate preziose, soprattutto in una fase di transizione.
Nel suo messaggio, Acerbi ha voluto chiarire che la sua decisione non deve essere vista come una reazione emotiva alla sconfitta in Champions: “Questa è una mia decisione,” ha scritto, “ma non è definitiva, né dettata dalla rabbia, e certamente non da alcuna ‘depressione’ post finale. Deriva da un bisogno più profondo: la necessità di fare un passo indietro.”
Le dichiarazioni di Acerbi sembrano essere state in parte innescate da commenti rilasciati da Spalletti nei mesi scorsi, quando il CT aveva messo in dubbio l’età del difensore e la sua utilità a lungo termine per la Nazionale. Alla domanda, in una conferenza stampa a marzo, sulla possibilità di richiamare Acerbi, Spalletti aveva risposto seccamente: “Ma lo sapete quanti anni ha Acerbi?” Una frase criticata da alcuni per il tono sprezzante, e che ora sembra aver toccato profondamente il diretto interessato.
Spalletti, pur riconoscendo il contributo di Acerbi negli anni, è sotto pressione per rinnovare la squadra in vista del Mondiale del 2026 che si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Tuttavia, l’approccio del CT sembra aver alienato un giocatore che, almeno nel breve termine, avrebbe potuto ancora dare un contributo in termini di profondità e leadership.
L’Italia inizierà il suo cammino di qualificazione il 6 giugno contro la Norvegia, seguita dalla seconda partita del girone contro la Moldavia il 9 giugno. L’assenza di Acerbi complica ulteriormente le scelte difensive di Spalletti, già condizionate da infortuni e cali di forma.
Non è ancora chiaro se la decisione di Acerbi sia definitiva. Le sue parole lasciano uno spiraglio per un eventuale ritorno, qualora dovessero cambiare le circostanze. Fino ad allora, l’Italia dovrà fare a meno di uno dei suoi difensori più esperti, mentre continuano a emergere interrogativi sulla serenità dell’ambiente guidato da Spalletti.
