Il Ac Milan spunta dal nulla per rubare uno dei più grandi affari dell’estate
Il Milan ha ufficialmente completato giovedì il suo primo acquisto del calciomercato estivo 2025, ingaggiando Samuele Ricci dal Torino.
Ricci è arrivato in mattinata per iniziare le visite mediche di routine e in serata ha lasciato Casa Milan dopo aver firmato il contratto, salutando con un “Forza Milan” i giornalisti che lo aspettavano fuori.
L’annuncio ufficiale è seguito in serata dal club, che ha confermato la firma di un contratto quadriennale con opzione per il quinto anno a favore del club. È stato anche confermato che indosserà la maglia numero 4.
Sabato pomeriggio, Fabrizio Romano ha twittato i termini dell’accordo: si tratterà di un pacchetto complessivo di 25 milioni di euro, suddiviso in una quota fissa di 23 milioni e il resto in bonus. Cosa possono aspettarsi i tifosi del Milan dal nuovo acquisto del centrocampo?
Premessa
Ricci è nato il 21 agosto 2001 a Pontedera, una cittadina non troppo lontana da Pisa. All’età di circa 10 anni entrò a far parte del settore giovanile dell’Empoli, squadra anch’essa in Toscana.
Cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, giocò a vari livelli prima di aggregarsi alla Primavera prima della stagione 2018-19. All’epoca aveva solo 17 anni, il che dimostrava quanto fosse apprezzato dagli Azzurri Empolesi.
Il calciatore italiano fu convocato per la prima volta in prima squadra nell’aprile 2019, verso la fine della stagione, ma rimase in panchina. Poi, a settembre 2019, esordì in prima squadra con l’Empoli all’età di 18 anni, sostituendo Leo Štulac nella vittoria per 1-0 contro il Cittadella.
L’allenatore Alessio Dionisi lo prese in simpatia e lo fece partire titolare come mezzala in un centrocampo a tre. Nel gennaio della stagione 2020-21, Ricci segnò il suo primo gol da professionista nella vittoria per 5-0 contro la Salernitana.
L’Empoli vinse la Serie B in quella stagione e Ricci si aggiudicò persino il premio Manlio Scopigno come miglior giocatore del campionato. Segnò due gol e quattro assist, e a quel punto era già nel mirino dei club della massima serie.
Dopo aver iniziato la stagione 2021-22 con il club toscano, Ricci fu ceduto al Torino in prestito con obbligo di riscatto condizionato nella finestra invernale. Tuttavia, non fu titolare immediato e collezionò 12 presenze nella seconda metà della stagione, la maggior parte delle quali partendo dalla panchina.
Il 28 gennaio 2023 segnò il suo primo gol con il Torino, in trasferta allo Stadio Carlo Castellani contro l’Empoli, la squadra con cui era cresciuto.
Nella stagione 2023-24 Ricci ha collezionato un gol e due assist in campionato, mentre in quella appena conclusa ha realizzato un gol e un assist. Ciò riflette forse il fatto che abbia iniziato ad assumere un ruolo più profondo come regista, ma ne parleremo più avanti.
Per quanto riguarda le sue imprese internazionali, Ricci è stato convocato per la prima volta nella Nazionale Under 17 a dicembre 2017 per un’amichevole contro la Francia. Ha poi giocato a livello Under 18, Under 19 e Under 21 tra il 2018 e il 2023, diventando un punto fermo in particolare di quest’ultima (collezionando 17 presenze).
Ricci è stato convocato per la prima volta nella nazionale maggiore azzurra in vista della “Finalissima” del 2022 (vincitrice del Campionato Europeo contro vincitrice della Copa America) contro l’Argentina il 1° giugno 2022. Ha ricevuto la convocazione per la fase a gironi della UEFA Nations League, debuttando il 4 giugno contro la Germania.
Ha collezionato dieci presenze fino ad oggi e molti lo indicano come un pilastro del centrocampo italiano per gli anni a venire, soprattutto se riuscisse a fare un salto di qualità nella sua carriera unendosi al Milan.
Punti di forza e di debolezza
La prima cosa importante da sottolineare è che Ricci non è un sostituto di Tijjani Reijnders, ma potrebbe essere esattamente ciò che manca al centrocampo e fa parte di una ricostruzione complessiva che Massimiliano Allegri vuole per dare equilibrio al reparto.
Ricci è il centrocampo più resistente al pressing del Torino e dell’Italia. Non gioca passaggi alla Pirlo (anche se è il suo idolo), ma dà priorità a una circolazione di palla intelligente e sicura.
