IGOR TUDOR NON È RIUSCITO A FINIRE LA SUA INTERVISTA POST-PARTITA DOPO CHE DILETTA LEOTTA È ARRIVATA ALL’IMPROVVISO CON UNA DOMANDA DIFFICILE — SI È ALZATO ED È ANDATO VIA. UNA GRANDE VERGOGNA.
La pressione in casa Juventus ha raggiunto il punto di rottura ed è esplosa davanti alle telecamere quando l’allenatore Igor Tudor ha abbandonato un’intervista post-partita, visibilmente irritato, dopo una domanda improvvisa e diretta della giornalista Diletta Leotta. Il fatto è avvenuto pochi minuti dopo la pesante sconfitta per 5-2 contro il Manchester City nella semifinale del Mondiale per Club FIFA.
La scena si è svolta al Camping World Stadium di Orlando, dove la Juventus ha subito una netta lezione di calcio da parte dei campioni d’Europa allenati da Pep Guardiola. Subito dopo il fischio finale, Tudor si è presentato per l’intervista di rito, ma nessuno si aspettava un epilogo tanto improvviso quanto imbarazzante.
L’abbandono in diretta
Tudor aveva appena iniziato a rispondere a una domanda quando Diletta Leotta è apparsa da fuori campo, interrompendo con garbo ma decisione per porre una domanda “diretta e carica di tensione emotiva”. Le sue parole:
“Mister, dopo una sconfitta così pesante e dopo averla vista così frustrato in panchina si sente ancora l’uomo giusto per guidare questa Juventus?”
Il volto di Tudor si è irrigidito. Non ha risposto. Ha fatto una breve pausa, si è tolto l’auricolare e ha sussurrato: “Non ora.” Poi si è alzato ed è uscito, lasciando lo studio DAZN visibilmente spiazzato.
La clip ha fatto il giro dei social in pochi minuti, generando reazioni contrastanti tra tifosi e commentatori. Alcuni hanno compreso lo stato emotivo dell’allenatore, altri hanno criticato l’episodio definendolo poco professionale.
La Juventus è stata messa sotto fin dai primi minuti. Jeremy Doku ha sbloccato la gara al 9’, ma Teun Koopmeiners ha trovato subito il pareggio all’11’. L’autogol di Pierre Kalulu al 26’ ha riportato in vantaggio il City, che da lì in poi ha dominato la gara.
Nel secondo tempo, Erling Haaland, Phil Foden e Sávio hanno calato il poker e la cinquina. Solo Dusan Vlahović, all’84’, ha reso meno amaro il passivo.
In panchina Tudor era un fiume in piena: urla, gesti di frustrazione, e un’espressione sempre più cupa mentre i gol avversari piovevano uno dopo l’altro.
L’episodio post-partita non fa che alimentare i dubbi sul futuro di Tudor sulla panchina bianconera. La sconfitta contro il City è stata pesante, ma il suo silenzio e l’abbandono dell’intervista sono diventati il vero simbolo di una squadra in crisi.
Molti tifosi, già delusi dalla prestazione, si sono riversati sui social:
“Se non riesce nemmeno a rispondere a una domanda, come può gestire una squadra in difficoltà?”
“Diletta ha solo detto ciò che tutti pensano.”
“Serve un allenatore che sappia reggere la pressione.”
Diletta Leotta: professionalità sotto pressione
A onor del vero, Diletta Leotta ha mantenuto un comportamento impeccabile, scusandosi con lo studio e proseguendo con compostezza. Alcuni spettatori hanno criticato il tempismo dell’intervento, ma molti hanno difeso la sua scelta, sottolineando che il giornalismo sportivo ha anche il dovere di fare domande scomode.
“Non è stata irrispettosa,” ha dichiarato un opinionista italiano. “Ha fatto la domanda giusta, nel momento giusto. Tudor sapeva che reagire così avrebbe solo peggiorato la situazione.”
La Juventus rientra in Italia con l’amarezza di un’altra occasione persa e la certezza che qualcosa va cambiato. La sconfitta in sé è grave, ma l’immagine di un allenatore che si alza e se ne va in silenzio è ciò che rischia di rimanere impresso nella memoria dei tifosi.
Nei prossimi giorni è previsto un vertice tra Tudor e la dirigenza per valutare la situazione. Le voci su un possibile esonero si fanno sempre più insistenti.
Risultato finale: Manchester City 5–2 Juventus
Marcatori:
- City: Doku 9’, Kalulu (aut.) 26’, Haaland 52’, Foden 69’, Sávio 75’
- Juventus: Koopmeiners 11’, Vlahović 84’
Il Mondiale per Club è finito per la Juventus, ma la vera notizia è l’esplosione del caso Tudor un episodio che potrebbe segnare la fine della sua avventura bianconera.
