“È COLPA TUA” – HAI CAUSATO LA NOSTRA SCONFITTA – PER FAVORE LASCIA IL MIO CLUB – SPOGLIATOIO DELLA JUVENTUS NEL CAOS MENTRE IGOR TUDOR METTE FINE IMMEDIATAMENTE ALLA CARRIERA DI UNA STELLA BIANCONERA DOPO IL 5-2

Il caos è esploso nello spogliatoio della Juventus dopo l’umiliante sconfitta per 5-2 contro il Manchester City nella semifinale del Mondiale per Club FIFA, con l’allenatore Igor Tudor che avrebbe indicato pubblicamente Weston McKennie come uno dei principali colpevoli del disastro. Secondo fonti vicine alla squadra, Tudor ha puntato il dito contro il centrocampista americano, gridandogli: “È colpa tua – hai causato la nostra sconfitta”, prima di intimargli di lasciare il club.

La tensione è esplosa dopo il triplice fischio al Camping World Stadium di Orlando, in Florida, dove la Juventus è stata nettamente superata dai campioni d’Europa guidati da Pep Guardiola. Nonostante un tentativo di reazione nel finale, il danno era ormai fatto e McKennie è finito al centro delle critiche.

UNA SERATA DA INCUBO PER LA JUVENTUS

La partita era iniziata con qualche speranza, ma è rapidamente degenerata. Jeremy Doku ha aperto le marcature al 9’ minuto, bucando la difesa bianconera sulla sinistra. Solo due minuti dopo, la Juventus ha pareggiato con una bella conclusione di Teun Koopmeiners all’11’. Tuttavia, il City è tornato in vantaggio al 26’, quando Pierre Kalulu ha deviato sfortunatamente nella propria porta nel tentativo di intercettare un passaggio.

Nel secondo tempo, è arrivato il crollo definitivo. Erling Haaland ha segnato il 3-1 al 52’ con un colpo di testa imperioso. Poi sono arrivati i gol di Phil Foden al 69’ e di Sávio al 75’, che hanno sancito il tracollo. Il gol di Dusan Vlahović all’84’ è servito solo a rendere meno pesante il punteggio.

LA FURIA DI TUDOR ESPLODE

Secondo fonti vicine alla squadra, Tudor ha perso completamente la calma nello spogliatoio, puntando direttamente McKennie. Gli avrebbe urlato: “Hai umiliato questo club davanti al mondo intero. È colpa tua. Per favore, lascia il mio club.”

Alcuni giocatori, tra cui Danilo e Szczęsny, avrebbero cercato di calmare il tecnico, ma Tudor era incontenibile. Il suo principale rimprovero a McKennie riguarda le palle perse a centrocampo e la mancanza di marcatura, soprattutto in occasione del gol di Foden, quando l’americano è stato colpevolmente distratto.

Il centrocampista statunitense ha vissuto un’esperienza altalenante alla Juventus da quando è arrivato nel 2020. Dopo un inizio promettente, il suo rendimento è stato molto incostante. Il prestito al Leeds United non ha aiutato, e nonostante un ritorno con buoni propositi in questa stagione, non è riuscito a convincere appieno.

La prestazione di stasera potrebbe aver segnato la fine. Con la società già pronta a intervenire sul mercato, McKennie potrebbe essere uno dei primi a partire, soprattutto dopo la rottura con Tudor.

I tifosi della Juventus non hanno risparmiato critiche. Subito dopo la partita, l’hashtag #McKennieOut ha iniziato a spopolare su X (ex Twitter).

“ MANDATELO VIA,” ha scritto un tifoso. “Non è un giocatore su cui puoi contare in una semifinale del Mondiale per Club. Porta solo confusione e errori.”

Un altro ha aggiunto: “ McKennie era invisibile quando serviva. Una prestazione vergognosa. Tudor ha ragione a volerlo fuori.”

Con l’avventura nel Mondiale per Club finita, la Juventus dovrà fare i conti con questa pesante sconfitta. Il ko al Camping World Stadium non è stato solo una debacle sportiva, ma potrebbe segnare una svolta nella gestione della rosa.

Tudor incontrerà la dirigenza nei prossimi giorni per discutere delle mosse in vista del mercato estivo. Tutto fa pensare che il nome di McKennie sarà tra i primi sulla lista dei partenti.

RISULTATO FINALE:

Manchester City 5–2 Juventus

Marcatori:

  • City: Doku 9’, Kalulu (aut.) 26’, Haaland 52’, Foden 69’, Sávio 75’

  • Juve: Koopmeiners 11’, Vlahović 84’

Che questa sia o meno la fine dell’avventura di McKennie in bianconero, è chiaro che dopo questa serata da dimenticare a Orlando, il suo futuro alla Juventus è più che mai incerto.

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