Cristian Chivu rompe il silenzio con un messaggio infuocato alla vigilia dell’esordio dell’Inter al Mondiale per Club!
Il nuovo allenatore dell’Inter Chivu: “Il Mondiale per Club è l’occasione per scrollarci di dosso la delusione del 5–0 contro il PSG in finale di Champions”
Cristian Chivu ha ufficialmente preso le redini dell’Inter in un momento di profonda riflessione e intensa pressione, dopo una delle notti più dolorose della recente storia del club: la sconfitta per 5–0 contro il Paris Saint-Germain nella finale di UEFA Champions League 2025. Ora che i nerazzurri si preparano per il Mondiale per Club FIFA, Chivu vede nel torneo un’opportunità fondamentale per resettare, riprendersi e riscrivere il racconto della stagione.
“La sconfitta contro il PSG è stata più di una semplice batosta è stata un’umiliazione,” ha ammesso Chivu durante la conferenza stampa di presentazione. “Ma il calcio ti dà sempre la possibilità di reagire. Il Mondiale per Club è quel momento per noi. Dobbiamo usarlo per scrollarci di dosso la delusione e dimostrare al mondo e a noi stessi che siamo ancora l’Inter.”
La finale di Monaco sarebbe dovuta essere il coronamento di una solida campagna europea dell’Inter. Invece, si è trasformata in un incubo. Il PSG, guidato da un reparto offensivo letale, ha demolito la difesa nerazzurra con facilità impressionante, lasciando i tifosi sconvolti e i giocatori emotivamente abbattuti. Il risultato di 5–0 non è stato solo la peggior sconfitta in una finale di Champions degli ultimi vent’anni, ma anche un duro promemoria del divario che può esistere ai massimi livelli.
Per Chivu, la sfida è tanto psicologica quanto tattica. “È normale provare dolore e persino vergogna dopo una sconfitta così,” ha detto. “Ma il vero carattere di un club si vede da come reagisce. Questa è la nostra occasione per voltare pagina e iniziare una nuova storia.”
Chivu, che ha indossato la maglia dell’Inter con orgoglio durante la sua carriera da giocatore e ha fatto parte della storica squadra del Triplete nel 2010, arriva in panchina con una conoscenza profonda del DNA del club. Dopo diverse stagioni alla guida delle giovanili nerazzurre e un’esperienza nello staff tecnico della prima squadra, porta con sé familiarità e una visione nuova.
Eredita una rosa ancora ricca di talento Lautaro Martínez, Nicolò Barella, Hakan Çalhanoğlu e Alessandro Bastoni restano pedine centrali ma che ha anche bisogno di ricostruire fiducia. Il Mondiale per Club rappresenta la piattaforma perfetta per iniziare questo processo di guarigione.
“Questo non è solo un torneo di consolazione,” ha sottolineato Chivu. “È un palcoscenico globale. È un trofeo che l’Inter non ha mai vinto. Vincerlo non cancellerebbe ciò che è accaduto in finale, ma ci restituirebbe orgoglio e slancio per il futuro.”
L’Inter dovrà affrontare un percorso impegnativo. Esordirà contro i campioni della CONCACAF, il Club América, prima di potenziali sfide contro grandi squadre del Sud America e dell’Asia. Il formato del torneo con 32 squadre in stile Coppa del Mondo metterà alla prova la profondità della rosa, la tenuta mentale e la capacità di reagire sotto pressione.
A complicare la situazione è l’assenza dell’attaccante Mehdi Taremi, ancora indisponibile per le prime partite a causa di problemi di viaggio legati a tensioni geopolitiche. Ma Chivu è fiducioso: “Abbiamo alternative. Abbiamo fame. E abbiamo qualcosa da dimostrare.”
C’è anche un rinnovato focus sui giovani. Chivu ha lasciato intendere che darà spazio ai talenti provenienti dal vivaio e a giocatori meno utilizzati desiderosi di mettersi in mostra. “Il futuro comincia adesso,” ha detto. “Questo torneo è lo scenario ideale per far emergere nuovi leader.”
Alla fine, per Chivu e l’Inter, il Mondiale per Club è più che redenzione: è recupero, ricostruzione e rinascita della fiducia.
“Abbiamo deluso noi stessi nella partita più importante dell’anno,” ha concluso Chivu. “Ora abbiamo l’occasione per reagire nel modo migliore alzando un trofeo, ritrovando l’orgoglio e ricordando al mondo chi siamo.”
