LA POSIZIONE CHE LA JUVENTUS NON È RIUSCITA A RINFORZARE IN ESTATE
La Posizione che la Juventus non è Riuscita a Rinforzare in Estate
La Juventus è entrata nella stagione 2025/26 con grandi speranze di riaffermarsi come una forza dominante sia in Serie A che in Champions League. Con nuovi arrivi, aggiustamenti tattici e un rinnovato senso di ambizione, i bianconeri sembravano pronti a competere su tutti i fronti. Tuttavia, alla chiusura della finestra estiva di mercato, è rimasta una debolezza evidente: la mancanza di rinforzi in un ruolo cruciale che potrebbe definire la loro stagione.
Un Mercato di Successi Misti
L’estate non è stata affatto tranquilla a Torino. La Juventus ha ceduto giocatori che non rientravano più nei piani a lungo termine, ha alleggerito il monte ingaggi e ha portato in squadra alcuni acquisti promettenti. I tifosi erano particolarmente entusiasti dell’arrivo di centrocampisti versatili e di un paio di opzioni offensive capaci di offrire maggiore creatività. Questi movimenti hanno certamente migliorato la profondità in alcuni reparti, eppure l’incapacità del club di rinforzare il ruolo più importante ha lasciato molti a interrogarsi sulla strategia complessiva.
Il problema non è stata la mancanza di ambizione, bensì l’esecuzione. La Juventus aveva individuato diversi obiettivi per questo ruolo chiave, ma le trattative si sono arenate per cifre di trasferimento, richieste salariali o per l’indisponibilità dei club a vendere. Alla fine, i bianconeri hanno dovuto accontentarsi di soluzioni provvisorie, affidandosi a giocatori già presenti in rosa che potrebbero non essere pronti a reggere le esigenze di un’intera stagione.
Il Vuoto Difensivo
La lacuna più evidente era al centro della difesa. L’addio di Giorgio Chiellini alla MLS anni fa e quello di Leonardo Bonucci hanno lasciato un vuoto di leadership che non è mai stato davvero colmato. Sebbene Bremer resti una presenza affidabile, alla Juventus mancano sia la profondità che l’esperienza di alto livello nel cuore della retroguardia. Gli infortuni ai titolari nelle ultime stagioni hanno ripetutamente messo in luce questo problema, eppure il club non è riuscito a portare a Torino un difensore centrale di comando durante l’estate.
Nomi come Riccardo Calafiori, Aymeric Laporte e persino giovani prospetti accostati al club non si sono mai trasformati in acquisti concreti. Al contrario, la dirigenza ha deciso di puntare sulla continuità di Daniele Rugani e sulla crescita dei giovani difensori. Sebbene questa scommessa possa rivelarsi positiva, comporta un rischio enorme, soprattutto in Champions League dove un singolo errore difensivo può decidere una partita.
L’Enigma del Centrocampo
Altri sostengono che il vero ruolo che la Juventus non è riuscita a rinforzare sia il centrocampo. Mentre Manuel Locatelli offre stabilità e Weston McKennie garantisce energia, manca ancora l’anello fondamentale: un vero regista di livello mondiale capace di dettare i tempi e di aprire le difese. Adrien Rabiot è stato prezioso, ma l’incostanza resta la sua debolezza. Il club ha inseguito giocatori come Teun Koopmeiners e Sergej Milinković-Savić, ma i limiti finanziari hanno reso impossibile la chiusura delle trattative.
Senza un regista, la Juventus rischia di diventare prevedibile. L’attacco si affida spesso alla fisicità di Dusan Vlahović o alla velocità di Federico Chiesa in contropiede. Contro squadre ben organizzate che si chiudono dietro, la mancanza di creatività in mezzo al campo potrebbe ancora una volta frustrare tifosi e staff tecnico.
Perché è Importante
Non rinforzare un ruolo così critico non riguarda solo l’equilibrio della rosa, ma l’ambizione stessa. Per competere con l’élite europea la Juventus non può permettersi di trascurare queste debolezze. In Serie A potrebbe cavarsela con soluzioni di fortuna, ma in Champions League le lacune tattiche vengono punite duramente. Un singolo infortunio a Bremer o a Locatelli potrebbe compromettere mesi di progressi, lasciando la squadra esposta.
La Strada da Seguire
La stagione è lunga e gennaio offrirà un’altra occasione per colmare il vuoto. Se la Juventus resterà competitiva fino alla finestra invernale, la dirigenza potrebbe essere costretta a investire pesantemente su un difensore o su un regista. Le reti di scouting sono già attive, monitorando i talenti in Europa che potrebbero rendersi disponibili.
Per ora, però, la Juventus dovrà fare affidamento sulla resilienza, sulla disciplina tattica e forse anche su un po’ di fortuna. La posizione che non è riuscita a rinforzare in estate l’ha lasciata vulnerabile, e il modo in cui saprà gestire questa debolezza potrebbe decidere se il 2025/26 sarà ricordato come una stagione di rinascita o come un altro anno di frustrazione.
