L’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano rischia una squalifica di 2 anni dopo i suoi commenti post-partita sulla FIGC e sul Milan.
L’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano rischia una squalifica di 2 anni dopo i commenti post-partita su FIGC e Milan dopo la vittoria per 1-0
In una svolta controversa di quella che avrebbe dovuto essere una serata trionfale, l’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano rischia una squalifica di due anni da tutte le attività calcistiche sotto la giurisdizione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Il provvedimento disciplinare arriva in seguito ai duri commenti rilasciati da Italiano dopo la storica vittoria per 1-0 della sua squadra contro il Milan nella finale di Coppa Italia del 14 maggio 2025.
La partita è stata un evento memorabile per il Bologna FC, con un gol decisivo di Dan Ndoye che ha garantito il primo trofeo importante del club dal 1974. La vittoria è stata celebrata da tifosi e giocatori, considerata un tributo all’impatto trasformativo di Italiano da quando è diventato allenatore. Tuttavia, l’atmosfera di festa si è rapidamente trasformata in tensione durante la conferenza stampa post-partita, quando Italiano ha lanciato un attacco inaspettato alla FIGC e al Milan.
Nelle sue dichiarazioni, Italiano ha apertamente messo in discussione l’imparzialità degli arbitri, accusando la FIGC di favoritismi sistematici e sostenendo che il Milan beneficia costantemente di decisioni arbitrali favorevoli. “Non è solo stasera,” ha detto. “È un modello evidente per tutta la stagione. La FIGC deve essere ritenuta responsabile per aver permesso una struttura che favorisce alcuni club rispetto ad altri. Il Milan riceve sempre i favori. È vergognoso.”
La FIGC ha risposto immediatamente aprendo un’indagine disciplinare, citando violazioni del codice di condotta della federazione, in particolare delle norme relative alla denigrazione pubblica degli ufficiali e delle istituzioni. Nel giro di pochi giorni, il comitato disciplinare della FIGC ha esaminato le dichiarazioni di Italiano e ha emesso il suo verdetto: sospensione di due anni da tutte le attività ufficiali calcistiche in Italia.
La sanzione è una delle più dure inflitte a un allenatore di Serie A negli ultimi anni. Il comunicato della FIGC ha sottolineato la gravità delle dichiarazioni di Italiano, affermando che “minano la credibilità del calcio italiano, mettono in discussione la professionalità degli arbitri e minacciano l’unità e l’integrità dello sport.”
Il Bologna FC non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, anche se fonti vicine al club indicano che si sta valutando un ricorso in difesa dell’allenatore. Il club sarebbe “scioccato” dalla severità della sanzione e preoccupato per le conseguenze sulla prossima stagione. Con Italiano sospeso, il Bologna dovrà affrontare l’arduo compito di nominare un allenatore ad interim o ristrutturare lo staff tecnico in vista di un’importante campagna europea.
La squalifica di Italiano solleva interrogativi più ampi sul ruolo della libertà di espressione nel calcio e sui limiti della critica professionale. Sebbene allenatori e giocatori vengano spesso multati o ammoniti per dichiarazioni critiche, una sospensione così lunga stabilisce un precedente significativo. I sostenitori di Italiano sostengono che i suoi commenti, pur controversi, riflettono preoccupazioni reali condivise dai club minori riguardo ai presunti favoritismi nel calcio italiano.
Tuttavia, altri sostengono che Italiano abbia oltrepassato il limite mettendo pubblicamente in discussione l’integrità della federazione e dei suoi ufficiali. “La critica costruttiva dovrebbe essere rivolta attraverso i canali appropriati,” ha dichiarato l’ex CT della Nazionale Cesare Prandelli. “Tutti vogliamo trasparenza, ma le accuse pubbliche danneggiano l’immagine dello sport.”
Questo caso potrebbe diventare un punto di svolta nelle tensioni continue tra la FIGC e i club di Serie A in materia di governance, trasparenza e responsabilità. Mentre il Bologna si prepara ad affrontare un futuro senza il suo allenatore, il mondo del calcio osserverà attentamente la reazione del club – e se Italiano sceglierà di intraprendere azioni legali o accettare la squalifica.
Indipendentemente dall’esito, l’incidente ha gettato un’ombra su uno dei momenti più orgogliosi della storia recente del Bologna, trasformando una vittoria che avrebbe dovuto unire tifosi e giocatori in una storia di conflitto, disciplina e del caro prezzo della sincerità.
