L’ex allenatore della Juventus Thiago Motta concede la prima intervista a DAZN dopo l’esonero di quest’anno – I tifosi scioccati dalle sue dichiarazioni

In un’intervista attesissima e carica di emozione, l’ex tecnico della Juventus Thiago Motta ha rotto il silenzio per la prima volta dopo il suo sorprendente esonero all’inizio di quest’anno. Parlando in esclusiva ai microfoni di DAZN, il 41enne ha offerto un racconto schietto, onesto e a tratti acceso della sua breve ma controversa esperienza sulla panchina bianconera. I tifosi in tutta Italia  e non solo  sono rimasti sbalorditi da alcune delle rivelazioni fatte durante l’intervista.

Motta, nominato allenatore della Juventus dopo l’ottima stagione alla guida del Bologna, è rimasto in carica solo pochi mesi prima del suo inatteso esonero all’inizio del 2025. All’epoca, la società aveva rilasciato una dichiarazione vaga parlando di “divergenze strategiche”, lasciando molti a interrogarsi su cosa fosse realmente accaduto dietro le quinte.

Ora, per la prima volta, Motta ha raccontato la sua versione dei fatti  e non si è trattenuto.

“Non mi è stato dato il tempo”

“La verità è che non mi è stato concesso il tempo per costruire”, ha dichiarato Motta a DAZN. “Non puoi aspettarti risultati in due o tre mesi quando cerchi di cambiare radicalmente il modo in cui una squadra gioca. Avevo una visione chiara, i giocatori stavano iniziando a rispondere, e poi all’improvviso… era tutto finito.”

Le sue parole hanno subito scatenato reazioni forti tra i tifosi, molti dei quali hanno espresso frustrazione per quella che percepiscono come l’ennesima decisione impulsiva da parte della dirigenza juventina.

In un passaggio particolarmente rivelatore, Motta ha lasciato intendere l’esistenza di tensioni interne alla squadra.

“C’erano giocatori che volevano il cambiamento e che erano aperti a nuove idee. Ma ce n’erano altri troppo legati al passato, troppo comodi. Se vuoi cambiare un sistema, tutti devono remare nella stessa direzione  e quella unità non l’ho sentita.”

Sebbene non abbia fatto nomi, le sue parole hanno già scatenato speculazioni tra tifosi e giornalisti sportivi.

Critiche alla dirigenza

Il momento forse più scioccante dell’intervista è arrivato quando Motta ha criticato, seppur con toni misurati, la dirigenza juventina, suggerendo una mancanza di supporto nei suoi confronti.

“Mi era stato parlato di un progetto a lungo termine. Mi era stata promessa pazienza. Ma alla fine, i risultati sono diventati più importanti della crescita. E le due cose non si ottengono da un giorno all’altro.”

Questa dichiarazione ha acceso un acceso dibattito nei media italiani, tra chi difende il diritto della Juve a pretendere risultati immediati e chi invece punta il dito contro l’instabilità gestionale del club.

L’intervista è diventata subito virale sui social, con hashtag come #MottaParla e #CrisiJuve in tendenza in tutta Italia. Molti tifosi juventini hanno espresso rammarico per come è stata gestita la situazione, mentre altri hanno elogiato Motta per la sua trasparenza e professionalità, nonostante la delusione.

“Non sono più l’allenatore, ma auguro comunque il meglio alla squadra,” ha detto Motta verso la fine. “I tifosi lo meritano sono tra i più appassionati e fedeli al mondo.”

Quanto al futuro, Thiago Motta ha dichiarato di voler riflettere prima di accettare una nuova sfida. “Ho già ricevuto offerte,” ha ammesso. “Ma il prossimo passo dev’essere quello giusto non solo per me, ma per il calcio che voglio proporre.”

Il suo tono calmo ma deciso, unito a una visione calcistica chiara, fa capire che la sua carriera nei top club è tutt’altro che finita.