Mercato Juventus, il domino che lega Muani, Vlahovic e Saelemaekers
In questa sessione estiva di calciomercato, la Juventus si trova al centro di una serie di trattative complesse e logoranti, quasi un gioco di incastri in cui ogni mossa potrebbe sbloccare o complicare l’altra. Due storie parallele, quelle di Kolo Muani e Dusan Vlahovic, che in più momenti hanno dato l’impressione di poter convergere, ma che ad oggi restano sospese tra speranze, strategie e limiti economici. A queste si aggiunge il possibile ruolo di Alexis Saelemaekers, un nome che potrebbe diventare decisivo nelle prossime ore.
Il capitolo Muani: una trattativa che non si spegne
Il ritorno di Randal Kolo Muani a Torino rappresenta uno dei desideri più forti della dirigenza bianconera. Nelle scorse settimane l’operazione sembrava avere contorni concreti, ma con il passare del tempo le difficoltà sono aumentate. I contatti con il Paris Saint-Germain restano vivi: proprio ieri è andato in scena un nuovo incontro, con la partecipazione dell’entourage del giocatore, utile a verificare margini e possibilità di intesa.
Un dato rilevante emerge con chiarezza: Muani non ha mai aperto ad altre destinazioni, rifiutando approcci e ipotesi provenienti da club esteri. Un segnale forte che testimonia la sua volontà di indossare nuovamente la maglia bianconera. Tuttavia, la Juventus non intende avventurarsi in operazioni che possano compromettere l’equilibrio finanziario del club: l’interesse resta vivo, ma solo a determinate condizioni economiche considerate sostenibili. La sensazione è che la partita sia ancora aperta, con aggiornamenti attesi a brevissimo.
Il nodo Vlahovic: tra rendimento e peso economico
Se la vicenda Muani rappresenta un desiderio di rafforzamento, quella legata a Dusan Vlahovic è invece un problema da sciogliere. L’attaccante serbo continua a essere un elemento di valore sul campo, come dimostrato dal gol realizzato contro il Parma, ma allo stesso tempo rappresenta un peso notevole per le casse del club. L’ingaggio elevato, considerato non più in linea con la politica di riduzione dei costi, spinge la Juventus a valutare con attenzione una sua cessione.
Ad oggi l’unica strada concreta sembra portare al Milan. Il club rossonero avrebbe manifestato un interesse reale, ma le distanze economiche restano: la Juventus valuta il cartellino 20 milioni, mentre il Milan si fermerebbe a 15, cercando di colmare il gap attraverso bonus legati a obiettivi sportivi. Parallelamente, Vlahovic starebbe prendendo in considerazione la possibilità di ridimensionare le proprie richieste d’ingaggio, scendendo fino a 6 milioni netti a stagione. Una cifra che, seppur più contenuta, richiederebbe comunque un sostegno economico da parte della Juve per convincere il Milan a chiudere.
Il ruolo di Saelemaekers: l’elemento che può cambiare lo scenario
In questo puzzle di trattative spunta il nome di Alexis Saelemaekers. L’esterno belga è un profilo molto apprezzato da Tudor, che ne vorrebbe fare un punto fermo del proprio progetto tecnico. Allegri, invece, appare più restio a privarsene, tanto da ipotizzare addirittura un rinnovo. Tuttavia, la possibilità di un intreccio con Vlahovic non può essere esclusa del tutto: uno scambio che, se costruito su basi economiche favorevoli per il Milan, potrebbe aprire scenari inattesi.
Il fascino di un’operazione del genere sta proprio nella sua capacità di risolvere più nodi contemporaneamente: il Milan si assicurerebbe una prima punta di spessore come Vlahovic, la Juventus ridurrebbe il peso salariale e, allo stesso tempo, porterebbe a Torino un giocatore gradito allo staff tecnico. Molto dipenderà dalle valutazioni di Allegri, che considera Saelemaekers una pedina utile, e dalla disponibilità dei club a trovare un compromesso che soddisfi entrambi.
Uno scenario ancora in movimento
A pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, la Juventus è dunque impegnata su più fronti, cercando di trovare la combinazione giusta in un mosaico intricato. Da un lato c’è la speranza di riportare Muani a Torino, dall’altro la necessità di risolvere il caso Vlahovic, con il possibile coinvolgimento di Saelemaekers a fare da catalizzatore.
La dirigenza bianconera dovrà muoversi con cautela, bilanciando l’ambizione sportiva con la sostenibilità economica. Il margine di manovra c’è ancora, ma il tempo stringe: ogni giorno che passa riduce le possibilità di trattative complesse e aumenta il rischio di scenari incompiuti. Quel che è certo è che i prossimi giorni saranno decisivi per capire se queste tre storie, finora parallele, troveranno finalmente un punto di incontro capace di ridefinire il volto della Juventus.
