SALE LA TENSIONE; THURAM ATTACCA L’ADDIO DI VLAHOVIC, ACCUSA TUDOR MENTRE DUE ATTACCANTI SALTANO L’ALLENAMENTO PRE-STAGIONALE ODIERNO

Un’ondata di tensione scuote la Juventus, dopo che Khéphren Thuram ha rotto il silenzio attaccando apertamente la recente partenza dell’attaccante principale del club e puntando il dito contro l’allenatore Igor Tudor. La situazione, già tesa nel ritiro estivo, è peggiorata visibilmente oggi, quando due altri attaccanti non si sono presentati all’allenamento.

Thuram, arrivato alla Juventus con grandi aspettative e già diventato una figura influente nello spogliatoio, non ha nascosto la sua frustrazione. Le sue parole hanno riacceso i dubbi sulla leadership e sulla direzione del club, dopo un mercato estivo pieno di incertezze. Pur senza fare nomi, è stato evidente a chi fossero rivolte le sue critiche.

Fonti vicine alla squadra riferiscono che Thuram si è detto deluso per il mancato sforzo del club nel convincere l’attaccante a restare a Torino. Ancora più sorprendente è l’accusa rivolta a Tudor, colpevole secondo il francese  di aver gestito male la situazione. “Un giocatore così non se ne va se tutto va bene”, avrebbe detto Thuram in privato. “Ci serve leadership, non scuse”.

A peggiorare il clima, due attaccanti chiave non hanno preso parte all’allenamento di questa mattina. La società non ha fornito spiegazioni ufficiali, ma fonti interne sostengono che le assenze non siano legate a problemi fisici. Il loro forfait ha alimentato voci di malcontento e ulteriori problemi interni alla squadra.

La Juventus sta vivendo una preparazione estiva complessa, con interrogativi sulla tattica, l’equilibrio della rosa e l’armonia nello spogliatoio. Tudor, arrivato all’inizio dell’anno, è già sotto pressione per affermare la propria autorità e dimostrare di essere l’uomo giusto per il progetto bianconero. Sebbene il suo metodo sia stato elogiato per rigore e organizzazione, non tutti i giocatori sembrano apprezzarne lo stile.

Lo sfogo di Thuram potrebbe essere letto come un grido d’allarme, un segnale che alcuni nello spogliatoio pretendono maggiore responsabilità e chiarezza dai vertici. “Non si può sostituire la passione con il silenzio”, avrebbe detto ai compagni durante una riunione a porte chiuse. “Se vogliamo vincere, dobbiamo essere uniti  e tutto parte dall’onestà”.

I dirigenti del club ora monitorano la situazione da vicino. Anche se difficilmente Thuram verrà punito per le sue dichiarazioni, il suo intervento ha lanciato un messaggio chiaro: i giocatori osservano e si aspettano di più. Le sue parole arrivano in un momento critico, con la stagione alle porte e un gruppo da ricompattare.

I tifosi hanno reagito in modo contrastante alla notizia. Alcuni hanno elogiato Thuram per la sua passione e leadership, altri temono che le critiche pubbliche possano danneggiare ulteriormente l’unità del gruppo. Sui social, il dibattito è acceso: c’è chi mette in discussione la gestione della partenza dell’attaccante e chi dubita della compatibilità tra Tudor e le ambizioni del club.

Una cosa è certa: tutti gli occhi sono puntati sulla Juventus nelle prossime settimane. Con l’inizio della stagione ormai vicino e una preparazione turbolenta, il club deve agire in fretta per ritrovare concentrazione e stabilità. Resta da capire se le parole di Thuram porteranno a un cambiamento concreto o aggraveranno le fratture interne, ma una cosa è chiara: la tensione a Torino è reale e la posta in gioco si fa sempre più alta.