Dramma post-partita: il tecnico della Juventus Tudor attacca l’ex leggenda del calcio per dire sempre stronzate su di lui.
Il tecnico della Juventus, Tudor Igor, ha lasciato tifosi e opinionisti senza parole ieri sera dopo aver lanciato un attacco diretto e infuocato al suo predecessore, la leggenda del calcio Thiago Motta, in seguito al pareggio per 1-1 contro la Lazio all’Allianz Stadium.
Durante l’intervista post-partita con Skyport, Tudor si è mostrato visibilmente irritato, non solo per i punti persi, ma soprattutto per alcuni commenti recenti di Motta rilasciati ai media, che il tecnico croato ha definito inaccettabili.
“Mettiamo subito le cose in chiaro,” ha detto Tudor guardando dritto in camera. “Sono stufo che Thiago parli sempre m***a su di me ogni volta che gli fanno una domanda. È infantile. È irrispettoso. E onestamente dice più su di lui che su di me.”
Lo sfogo è arrivato dopo una gara in cui la Juventus aveva dominato per larghi tratti, ma si è fatta raggiungere nel finale dal gol di Castellanos. Tudor ha elogiato l’impegno dei suoi giocatori, ma non ha nascosto la sua frustrazione non solo per il risultato, ma per la narrativa che circonda la sua gestione da quando ha preso il posto di Motta a febbraio.
“Quando sono arrivato, molti ci davano per finiti,” ha aggiunto Tudor. “Eravamo fuori forma, senza identità. Ma abbiamo ricostruito, passo dopo passo. E ogni volta che facciamo un passo avanti, qualcuno deve ricordare alla stampa quello che ha fatto lui qui. Basta. Questa è una nuova era.”
Motta, che ha guidato la Juventus per poco più di una stagione ed è ora accostato a diversi top club europei, è stato piuttosto loquace nelle sue ultime interviste. Ha elogiato alcuni giovani lanciati durante la sua gestione, ma ha spesso lanciato frecciatine al sistema attuale, arrivando a dire ironicamente che “qualcuno sta trasformando una Ferrari in un trattore.”
Sebbene non abbia fatto nomi, molti hanno interpretato la battuta come un attacco indiretto al calcio più pragmatico di Tudor. Il croato, che inizialmente aveva ignorato la provocazione, ha evidentemente perso la pazienza.
“Non mi interessa quali metafore automobilistiche voglia usare,” ha detto Tudor. “Quello che mi interessa è il simbolo sulla maglia. Lavoro per la squadra. Non inseguo i titoli di giornale o la nostalgia. Mi concentro sui risultati.”
Lo sfogo ha fatto esplodere i social. I tifosi della Juventus si sono divisi: alcuni hanno apprezzato la passione e la franchezza di Tudor, mentre altri temono che la polemica possa distrarre la squadra in un momento delicato della stagione.
Nei talk show sportivi italiani, la reazione è stata immediata.
“Non è una cosa che senti tutti i giorni,” ha detto Paolo Di Canio a Calcio Focus. “Attaccare uno come Motta, rispettato ovunque, richiede coraggio. Ma è stata una mossa intelligente? Questo è da vedere.”
L’ex difensore della Juve, Giorgio Chiellini, ha commentato su Skyport: “Capisco la frustrazione di Tudor. Ha ereditato una situazione difficile e ha fatto bene. Ma questi scontri personali non aiutano nessuno. Dobbiamo pensare al campo.”
Non è ancora chiaro se la Juventus prenderà provvedimenti interni, anche se fonti vicine al club parlano di una dirigenza “sorpresa” dalle parole dell’allenatore, pronta a un confronto privato.
Thiago Motta non ha ancora risposto pubblicamente, ma con la possibilità di un incrocio in Champions League la prossima stagione, questa rivalità potrebbe essere solo all’inizio.
Per ora, la Juventus è terza in classifica con tre partite rimaste e la qualificazione Champions ancora in bilico. Ma il fuoco acceso da Tudor rischia di spostare i riflettori fuori dal campo.
