Stella della Juventus presenta a sorpresa una richiesta di cessione prima del mercato estivo
Il ritorno di Perin a Torino nel 2021, dopo il prestito al Genoa, sembrava poter segnare una svolta. In quegli anni, la Juventus stava attraversando un periodo di transizione, e il portiere ligure poteva rappresentare una valida alternativa di qualità e affidabilità. Tuttavia, le cose non sono andate come previsto. Nonostante prestazioni sempre solide quando chiamato in causa, Perin è rimasto saldamente ancorato al ruolo di secondo portiere, dietro a titolari ben definiti nel tempo, prima Wojciech Szczęsny e più recentemente Michele Di Gregorio.
Con il passare delle stagioni, Perin ha raccolto solo presenze sporadiche, spesso relegate a partite di Coppa Italia o gare di campionato a basso rischio. Nel campionato 2024/25, infatti, ha totalizzato soltanto cinque presenze in Serie A, un dato che ben fotografa la sua marginalità all’interno del progetto tecnico. Un numero che pesa ancora di più se consideriamo la qualità e l’esperienza di un portiere che, nel pieno della maturità calcistica, avrebbe tutto per guidare una difesa con continuità.
Durante la gestione tecnica di Thiago Motta, Perin aveva sperato in un cambio di rotta. L’ex allenatore aveva infatti sperimentato una rotazione tra lui e Di Gregorio, dando almeno qualche chance al veterano. Ma l’arrivo di Igor Tudor ha chiuso ogni spiraglio. Il tecnico croato ha adottato un approccio più rigido, puntando tutto sulla stabilità tra i pali e scegliendo Di Gregorio come portiere titolare fisso, ogni volta che questi è stato in condizione di giocare.
Perin, conosciuto nello spogliatoio per la sua leadership silenziosa e per la disponibilità a mettersi sempre al servizio del gruppo, ha rispettato le scelte dell’allenatore senza mai fare polemiche. Ma dentro di sé, la voglia di tornare ad essere protagonista è cresciuta fino a diventare un’esigenza. A 32 anni, non si sente pronto ad accettare un ruolo di comparsa fino alla fine della carriera. Per lui, il tempo di guardare la partita dalla panchina è finito.
Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, Perin ha già comunicato alla società la volontà di trovare una nuova sistemazione. Non solo non vuole restare come secondo anche nella prossima stagione, ma avrebbe già fatto sapere di non essere interessato a far parte della rosa che parteciperà al Mondiale per Club in programma nei prossimi mesi. Una competizione prestigiosa, certo, ma che Perin non vuole vivere da spettatore.
La Juventus, dal canto suo, nutre grande rispetto nei confronti del portiere. Lo considera una figura importante all’interno del gruppo, non solo per il rendimento sul campo ma anche per l’equilibrio che garantisce nello spogliatoio. Tuttavia, con Di Gregorio ormai consolidato come primo portiere e la necessità di dare continuità al progetto tecnico, sembra difficile che il club possa garantirgli quello spazio che Perin richiede.
Non è ancora chiaro quale potrà essere la sua prossima destinazione, ma è facile immaginare che un portiere della sua esperienza e affidabilità possa attirare l’attenzione di diverse squadre, sia in Italia che all’estero. L’ipotesi di un ritorno in una realtà di medio-alta classifica, dove possa indossare la maglia da titolare e sentirsi centrale, potrebbe rappresentare la soluzione ideale.
Quel che è certo è che Perin ha ancora tanto da offrire al calcio. La sua carriera, segnata da alti e bassi, ha sempre mostrato una costante: la serietà con cui ha affrontato ogni sfida. Anche nei momenti più difficili, non ha mai fatto mancare il suo impegno. Ora, però, è tempo di cambiare. Di voltare pagina, non per rabbia, ma per amore del gioco. Per il bisogno profondo di sentirsi utile, protagonista, vivo sul rettangolo di gioco.
Con l’apertura del mercato estivo alle porte, la dirigenza juventina dovrà riflettere. Trovare una soluzione che tenga conto delle esigenze del club ma anche delle legittime ambizioni di un professionista esemplare come Mattia Perin sarà fondamentale. Un addio non sarà facile, ma potrebbe rappresentare la scelta giusta per entrambe le parti.
