Vincenzo Italiano accusa favoritismi verso la Juventus e critica l’arbitraggio nella petizione inviata alla FIGC.
In una svolta clamorosa che sta scuotendo il mondo del calcio italiano, il Bologna FC 1909 ha presentato una petizione ufficiale alla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), accusando la Juventus FC di aver ricevuto un trattamento di favore da parte della classe arbitrale nella recente partita terminata 1-1 allo Stadio Renato Dall’Ara. La petizione, firmata dall’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano, chiede un’indagine formale su quelle che il club definisce “decisioni arbitrali parziali e ingiuste” che avrebbero influenzato direttamente il risultato del match.
La partita, giocata solo pochi giorni fa, è stata molto combattuta. Il Bologna era passato in vantaggio e sembrava avere il controllo della gara, finché un rigore assegnato alla Juventus nel secondo tempo molto contestato ha cambiato l’inerzia della sfida. Il gol su calcio di rigore ha permesso alla Juventus di pareggiare, negando al Bologna una vittoria fondamentale nella corsa per l’Europa.
Le parole di Vincenzo Italiano
Nella petizione inviata alla FIGC, mister Italiano non ha usato mezzi termini. Ha descritto l’arbitraggio come “apertamente sbilanciato”, elencando vari episodi in cui il Bologna sarebbe stato penalizzato ingiustamente, mentre falli simili dei giocatori della Juventus sarebbero stati ignorati.
“Queste decisioni non sono episodi isolati,” ha scritto Italiano. “Rappresentano un modello ricorrente di favoritismi che mina la credibilità della Serie A. Il Bologna FC, club storico e rispettato, merita di competere ad armi pari.”
Il documento, reso pubblico, chiede un’indagine ufficiale sul comportamento dell’arbitro e sollecita la FIGC ad adottare misure concrete per garantire maggiore trasparenza e responsabilità nel sistema arbitrale. La petizione evidenzia anche il peso psicologico che decisioni del genere possono avere su squadre più piccole che cercano di emergere.
Le reazioni di tifosi e analisti
La reazione del mondo calcistico è stata immediata e intensa. I tifosi del Bologna si sono radunati fuori dalla sede del club nella serata di ieri, esponendo striscioni e intonando cori a sostegno dell’iniziativa. Anche i social network sono esplosi: hashtag come #GiustiziaPerIlBologna e #FIGCParziale sono diventati trend in tutta Italia.
Ex giocatori e opinionisti hanno detto la loro. Il leggendario portiere Gianluigi Buffon, sebbene legato in passato alla Juventus, ha dichiarato in TV: “Bisogna affrontare queste situazioni. Il campionato deve tutelare la sua integrità, altrimenti rischia di perdere credibilità in Italia e all’estero.”
Il noto giornalista Paolo Condò ha aggiunto: “Non si tratta solo di un rigore. È la percezione crescente che la Juventus continui a beneficiare di un trattamento privilegiato. Che sia vero o no, la Lega ha il dovere di dare risposte.”
La Juventus non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali. Fonti interne al club fanno sapere che stanno “monitorando la situazione” e che risponderanno “se e quando sarà necessario”. L’allenatore Massimiliano Allegri, nel post-partita, ha liquidato le polemiche: “Abbiamo giocato la nostra partita, gli arbitri hanno fatto le loro scelte. Fa parte del calcio.”
La FIGC, già al centro di polemiche per diverse controversie arbitrali in stagione, si trova ora in mezzo a una vera e propria tempesta. Le richieste di riforma dell’uso del VAR, della formazione arbitrale e delle procedure di revisione sono aumentate in modo esponenziale dopo questo nuovo episodio.
Un portavoce della Federazione ha confermato di aver ricevuto la petizione e ha dichiarato che “sarà esaminata secondo i protocolli disciplinari standard”. Tuttavia, non sono stati rilasciati commenti specifici sulle accuse mosse dal Bologna.
Cosa potrebbe succedere
Secondo esperti legali, anche se difficilmente il risultato della partita verrà modificato, la petizione potrebbe comunque esercitare una forte pressione sulla FIGC, spingendola a indagare o a introdurre riforme strutturali.
“Non si tratta di cambiare il risultato,” ha spiegato l’avvocato sportivo milanese Marco Del Vecchio. “Si tratta di mettere in luce problemi sistemici nella governance del calcio italiano. Il Bologna ha fatto un passo coraggioso, ora la FIGC dovrà rispondere.”
Una cosa è certa: la petizione del Bologna FC ha trasformato un semplice pareggio in un caso nazionale.
