VLADIMIR IVIĆ ATTACCA DURAMENTE LA JUVENTUS DOPO IL 5–0 NEL MONDIALE PER CLUB: “QUESTO NON ERA CALCIO”
Il Mondiale per Club FIFA ha appena vissuto la sua prima grande polemica e non è arrivata dal campo, ma dalla sala stampa. Dopo la pesante sconfitta per 5–0 subita dalla sua squadra contro la Juventus, l’allenatore dell’Al Ain, Vladimir Ivić, ha rilasciato una delle interviste post-partita più feroci degli ultimi anni, accusando apertamente il club italiano di mancanza di rispetto e di voler umiliare i suoi giocatori.
La sfida, valida per i quarti di finale del torneo e molto attesa da tifosi e appassionati, si è trasformata ben presto in un dominio assoluto della Juventus.
Ma è stato il post-partita a catalizzare l’attenzione di tutti.
“NON ERA CALCIO ERA UMILIAZIONE CALCOLATA”
Intervenuto davanti ai microfoni subito dopo la gara, Ivić ha sfogato tutta la sua rabbia con dichiarazioni durissime nei confronti della Juventus.
“Questo non era calcio è stata una vera e propria umiliazione calcolata,” ha tuonato l’allenatore serbo. “La Juventus non è scesa in campo per vincere, ma per distruggerci. Non c’era bisogno di spingere fino a cinque gol. È mancato totalmente il rispetto per l’avversario, per lo spirito della competizione, per il gioco.”
Secondo Ivić, la squadra italiana ha approfittato della sua superiorità tecnica per “mettere in mostra l’ego” e non per onorare il prestigio del torneo.
“Questo torneo dovrebbe rappresentare il meglio del calcio mondiale. Ma quello che ho visto oggi è stato l’esatto opposto: arroganza e mancanza di valori.”
“NESSUNA UMILTÀ, NESSUNA CLASSE”
Il tecnico ha proseguito criticando anche l’atteggiamento in panchina della Juventus e lo stile di gioco mostrato durante la partita.
“Quando sei avanti 3–0, gestisci. Fai entrare i giovani, rispetti l’avversario. Invece loro hanno spinto ancora di più, come se dovessero dimostrare qualcosa. Ma a chi? Sono già la Juventus. Non avevano bisogno di comportarsi così.”
Ivić ha anche giudicato “eccessive” le esultanze dopo ogni gol, soprattutto in un contesto internazionale come il Mondiale per Club, dove secondo lui “dovrebbero prevalere rispetto e sportività”.
IL MONDO DEL CALCIO SI DIVIDE
Le parole del tecnico dell’Al Ain hanno rapidamente diviso l’opinione pubblica. Alcuni tifosi e addetti ai lavori hanno appoggiato la sua presa di posizione, affermando che le grandi squadre europee spesso trattano questo torneo come una passerella. Altri, invece, hanno accusato Ivić di cercare scuse per una prestazione imbarazzante.
“Se perdi 5–0, forse è meglio analizzare cosa non ha funzionato invece di dare la colpa agli altri,” ha detto un ex calciatore in uno studio televisivo. “Questo è calcio d’élite. Se sei qui, devi competere.”
Sui social, l’hashtag #RespectTheGame è rapidamente salito in tendenza, con moltissimi tifosi asiatici e africani che hanno elogiato Ivić per “aver detto ciò che tanti pensano”.
LA JUVENTUS RESTA IN SILENZIO
La Juventus, almeno per ora, non ha risposto ufficialmente alle accuse. L’allenatore Igor Tudor ha mantenuto un tono calmo nel post-partita, limitandosi a lodare i suoi giocatori.
“Abbiamo giocato il nostro calcio. I ragazzi hanno rispettato il piano gara e l’avversario. Sono orgoglioso di loro,” ha dichiarato Tudor. “Ora pensiamo alla semifinale.”
Secondo fonti interne, lo staff della Juventus è rimasto sorpreso dalla reazione del tecnico serbo, ma non ha voluto alimentare la polemica.
L’AL AIN SALUTA IL MONDIALE, MA CON RABBIA
L’avventura dell’Al Ain al Mondiale per Club termina con una pesante sconfitta, ma anche con un messaggio forte e chiaro da parte del suo allenatore. Le parole di Ivić hanno acceso un dibattito acceso sulla sportività, sull’equilibrio tra le potenze calcistiche e sul vero spirito del torneo.
Mentre la Juventus avanza verso il trofeo, le parole del tecnico serbo continuano a far discutere e a ricordare a tutti che il calcio, a volte, è anche questione di rispetto.
