SALE LA TENSIONE DOPO CHE LA FIFA HA RILASCIATO UNA DICHIARAZIONE UFFICIALE A SEGUITO DELLE ACCUSE DI VLADIMIR IVIĆ DI PARZIALITÀ A FAVORE DELLA JUVENTUS
La tensione è alle stelle dopo la schiacciante vittoria per 5–0 della Juventus contro l’Al Ain nella finale del Mondiale per Club, con la FIFA costretta a rilasciare una dichiarazione ufficiale in risposta alle gravi accuse mosse dall’allenatore dell’Al Ain, Vladimir Ivić.
Il tecnico serbo ha scioccato il mondo del calcio accusando l’arbitro di essere “compromesso a favore della Juventus”, scatenando indignazione a livello globale e spingendo l’organo di governo del calcio a intervenire immediatamente.
In un’intervista infuocata rilasciata dopo la partita, Ivić non ha nascosto la sua frustrazione:
“Non dico che la Juventus non abbia giocato bene. Ma quando hai un arbitro che fischia tutto da una parte e nulla dall’altra, non è più calcio – è una farsa. Il modo in cui è stata gestita la partita era evidente. Non ho mai visto niente del genere a questo livello. È terribile.”
Le sue parole hanno fatto rapidamente il giro del mondo, oscurando in parte la brillante prestazione bianconera. La Juventus aveva dominato la finale con gol di Vlahović, Miretti e Chiesa, ma le polemiche arbitrali hanno presto preso il sopravvento sull’analisi tecnica dell’incontro.
Entro la mattinata successiva, la FIFA ha pubblicato un comunicato ufficiale smentendo qualsiasi irregolarità nella gestione della gara e difendendo con fermezza l’operato della terna arbitrale:
“La FIFA prende estremamente sul serio ogni accusa riguardante l’imparzialità degli arbitri. Dopo una prima revisione interna della finale del Mondiale per Club tra Juventus e Al Ain, non è emersa alcuna prova che suggerisca parzialità o comportamenti scorretti da parte dell’arbitro designato o dei suoi assistenti. Riaffermiamo il nostro pieno supporto agli ufficiali di gara e alle decisioni prese durante l’incontro. Ulteriori valutazioni disciplinari potrebbero essere avviate in merito ai commenti pubblici rilasciati da membri dello staff o allenatori dei club.”
Il tono della nota è stato pacato ma deciso – e lascia intendere che per Ivić potrebbero esserci conseguenze imminenti.
Fonti vicine alla FIFA confermano che si sta valutando l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell’allenatore dell’Al Ain per aver leso l’immagine della competizione. Se sanzionato, Ivić rischia una squalifica o una multa, a seconda della decisione finale della commissione disciplinare.
La Juventus, dal canto suo, ha preferito non commentare pubblicamente le accuse, mantenendo il silenzio stampa sull’argomento. Tuttavia, fonti interne al club hanno definito le dichiarazioni di Ivić come “ridicole” e “un triste tentativo di spostare l’attenzione dopo una sconfitta umiliante”.
Gli analisti calcistici si dividono sull’accaduto. Alcuni ritengono che Ivić si sia lasciato trasportare dall’emotività, mentre altri ritengono che alcune decisioni dubbie come un gol annullato all’Al Ain e un possibile tocco di mano juventino nel primo tempo meritino un approfondimento. Tuttavia, l’opinione più diffusa è che il risultato non fosse in discussione, vista la superiorità netta della Juventus.
L’ex difensore della Nazionale Marco Materazzi ha commentato in TV:
“Non puoi piangere per l’arbitro dopo aver perso 5–0. Questo non è un problema di arbitraggio – è un problema di calcio. La Juventus è stata superiore in tutto.”
Nonostante le polemiche, la Juventus festeggia uno dei successi più importanti degli ultimi anni. La vittoria nel Mondiale per Club rappresenta un traguardo fondamentale nella nuova era targata Igor Tudor, che negli ultimi giorni è finito anch’egli al centro dell’attenzione mediatica per un duro scontro verbale con la giornalista Diletta Leotta.
Con Tudor e Ivić coinvolti in due polemiche roventi a pochi giorni di distanza, il Mondiale per Club si è trasformato da celebrazione sportiva a teatro di tensioni, accuse e fratture tra tecnici, media e organi arbitrali.
Resta da capire se il comunicato FIFA riuscirà a placare le acque o se alimenterà ulteriormente la polemica. Una cosa è certa: le polemiche legate a questa finale dureranno molto più a lungo dei novanta minuti di gioco.
